Esercitazione Provinciale Galbiate 2004
Due giorni di esercitazione per provare tanti scenari
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Sabato 2 e domenica 3 ottobre 2004 circa 200 volontari di protezione civile sono stati impegnati in una esercitazione di livello provinciale, prova generale finalizzata a migliorare l’integrazione e la collaborazione tra le Istituzioni e le diverse organizzazioni di volontariato operanti in provincia di Lecco, assicurando una migliore efficienza in caso di calamità. Le Associazioni partecipanti sono state circa una ventina.
I volontari hanno operato su vari fronti, secondo un programma molto articolato, in sinergia con le varie Istituzioni per:
la realizzazione di un campo base
la ricerca di dispersi in montagna
la realizzazione di interventi di arginatura di un corso d’acqua
L’evacuazione e censimento di 20 nuclei familiari
Il monitoraggio di punti a rischio nel territorio
L’ Associazione Volontari per la Protezione Civile Imbersago è intervenuta con 8 volontari insieme al Gruppo Comunale di Verderio Superiore presente con 5 Volontari al quale abbiamo fornito il supporto logistico. L’allertamento è avvenuto alle ore 10 di sabato 2 ottobre, tramite fax di convocazione resso il centro polifunzionale della Croce Rossa Italiana in Sala al Barro - Galbiate.
Ecco il resoconto delle giornate: all’arrivo, presso la tenda vengono fornite le indicazioni di dove istallare le tende e altre istruzioni di tipo logistico per il campo base. Mentre i gruppi provvedono al montaggio tende ed alla sistemazione delle attrezzature, avviene la prima riunione dei vari responsabili, a cui partecipano per la nostra associazione Luciano Ferraglio come responsabile del Coordinamento provinciale ed Antonio Tessarini quale responsabile del nostro gruppo, inoltre Carlo Acquati quale responsabile del gruppo di Verderio Superiore.
Terminata la realizzazione del campo base, nel primo pomeriggio le associazioni vengono allertate per la simulazione di un’emergenza per persone disperse. Immediatamente si provvede alla formazione della colonna mobile, con responsabile Luciano Ferraglio e con l’impiego di 70 volontari di varie associazioni.
La colonna dei mezzi quindi si muove verso il punto di ritrovo dove ad attenderla ci sono i responsabili del Soccorso Alpino. A verificare che il tutto avvenga regolarmente il controllo della viabilità è effettuato da parte dall’associazione Carabinieri in congedo trasportati nei vari punti critici dai mezzi della nostra associazione.
A questo punto la responsabilità ed il coordinamento passa agli uomini del Soccorso Alpino: viene fatta una riunione preliminare si illustra l’emergenza (2 dispersi nel costone montagnoso soprastante Galbiate) e le modalità di come si deve operare in questi casi.
Vengono formate 10 squadre con ognuna a capo 1 o 2 uomini del S.A. la zona di ricerca viene suddivisa in altrettante zone, ad ogni squadra è assegnata una zona. Partecipiamo alle ricerche con 8 volontari (5 Imbersago e 3 Verderio Superiore). Le squadre vengono portate in quota dai mezzi del S.A. e della Protezione Civile ed incomincia la discesa a piedi, con il setaccio meticoloso della zona assegnata per la ricerca. Nel frattempo gli autisti con i mezzi tornano a valle al punto previsto per il recupero delle squadre.
Anche gli altri volontari rimasti al campo base vengono interessati ad una esercitazione per il monitoraggio delle a rischio nel territorio di Galbiate e zone limitrofe; anche in questo caso vengono formate diverse squadre d’intervento ed ad ognuna viene assegnata una zona da monitorare. Partecipiamo con il Land Rover e il Panda 4x4.
Vengono presi in considerazione principalmente i rischi idrogeologici, con censimento ed analisi dei versanti ripidi in prossimità di centri abitati con rischio frane e con sopralluogo minuzioso dello stato dei corsi d’acqua (alveo, argini, ponti ed eventuali punti di maggior rischio esondazione).
Al termine delle esercitazioni brevi riunioni per fare il punto della situazione, quindi si rientra al campo per la cena e per il pernottamento nelle tende. Da ricordare che tutte le radiocomunicazioni tra gli scenari e il campo base sono state curate dall’A.R.I. di Lecco, mentre il supporto logistico per eventuali necessità sanitarie è stato assicurato dalla C.R.I. e dal Soccorso degli Alpini di Mandello.
La domenica inizia con un’altra riunione dei responsabili, per l’organizzazione delle esercitazioni previste per la giornata: l’arginatura di un tratto di torrente a rischio esondazione e l’evacuazione di nuclei familiari per movimento franoso in atto, con accoglimento in un campo base avanzato.
I nostri volontari sono destinati tutti all’esercitazione di emergenza per movimento franoso in atto con necessità di evacuazione, con il compito di allestire il campo base avanzato.
Al termine della riunione, viene formata la colonna mobile composta da automezzi e 40 volontari che è pronta a partire alle ore 9.20. Si arriva sul luogo del campo avanzato alle ore 9.45. A questo punto i Carabinieri in congedo diventano responsabili dell’operazione e con una breve riunione forniscono le indicazioni e le istruzioni necessarie allo sfollamento.
Imbersago e Verderio sono incaricati dell’allestimento del campo base avanzato con il posizionamento di due tende pneumatiche, di brandine da campo, di tavoli e panche per l’accoglimento degli sfollati.
Gli altri volontari coadiuvati dai carabinieri in congedo si dedicano allo sfollamento e censimento delle persone presenti ed alla messa in sicurezza delle case disabitate. La popolazione, avvisata in precedenza, partecipa interessata a tutte le operazioni.
Già al termine dell’allestimento del campo avanzato, arrivano i primi sfollati portati dalle ambulanze e dai furgoni delle Associazioni. A tutti viene dato un piccolo ristoro. Alle ore 11.30 gli sfollati sono tutti sul posto.
Nel frattempo durante il pattugliamento delle case già evacuate, i Carabinieri in congedo scoprono ed “arrestano” dei malintenzionati (4 Volontari di Verderio Superiore che simulano azioni di sciacallaggio).
Seguono le operazioni di smobilitazione del campo. Al termine la colonna mobile rientra al campo base in due fasi. Per le 13 tutti sono rientrati.
Dopo il pranzo effettuato tutti insieme in un’atmosfera festosa, nel pomeriggio si è provveduto allo smontaggio delle tende ed alla smobilitazione e quindi al rientro nelle proprie sedi.