Educare alla sicurezza ed alla protezione di sè e degli altri
Acquisire comportamenti corretti in caso di rischio
Sviluppare il senso di responsabilità e di solidarietà
Una delle squadre operative che da più tempo operano è quella dell’educazione nelle scuole: un buon gruppo, prevalentemente formato pensionati che hanno disponibilità di tempo anche durante la settimana.
L’obiettivo è quello di introdurre nel mondo della scuola una riflessione sulla sicurezza in senso generale, intesa come protezione di sé stessi e degli altri e su cosa significhi concretamente Protezione Civile, quindi non solo come è organizzata ma anche come si inserisce nella vita di tutti i giorni e nelle fasi di allertamento ed emergenza.
Quindi importante l’analisi dell’ambiente dove si vive, l’individuazione dei rischi, la prevenzione ed i comportamenti in caso di emergenza.
Da un lato spiegazione teoriche, non solo agli alunni, ma anche ad insegnanti e corpo non docente, dall’altro organizzazione di esercitazioni pratiche con simulazione di eventi calamitosi (incendio e terremoto) per addestrare all’emergenza e per verificare la validità delle procedure, l’adeguatezza delle strutture ed la correttezza dei comportamenti.
Questi i temi trattati:
- importanza di una corretta conoscenza dei rischi
- responsabilità e protezione di sè e degli altri
- analisi del territorio ed individuazione dei rischi
- la prevenzione e l'attenuazione dei rischi
- corretto comportamento in caso di emergenza
- ruolo e organizzazione delle varie componenti della Protezione Civile
Chiaramente il tutto differenziato in funzione dell'età dei ragazzi, anche avvalendosi di slide e filmati dedicati. Inoltre per attirare l’attenzione degli studenti e per dare maggiore concretezza a quanto viene spiegato, sovente vengono anche mostrati mezzi ed attrezzature con cui è solitamente opera la Protezione Civile.
Quando possibile si organizzano anche esercitazioni che coinvolgono i Vigili del Fuoco e con i Volontari del 118 (Croce Rossa o Croce Bianca) così da dimostrare come operano i primi soccorsi in caso di emergenza.
Tutto questo viene fatto nella convinzione che un giovane informato e preparato sarà un cittadino più consapevole e partecipativo.
Una breve intervista
con Luciano Ferraglio, responsabile del settore scuole
Cosa vi spinge ad entrare nelle scuole.
Pensiamo che far conoscere ai ragazzi il concetto di Protezione Civile, far loro capire il significato di quello che, come volontari, facciamo per il territorio in termini di riconoscimento e prevenzione dei vari rischi e di come affrontarli sia fondamentale.
Crediamo che questo possa servire a diffondere fra i più giovani quei “valori aggiunti” che la frenesia della moderna società spesso fa dimenticare: le corrette regole di convivenza civile ed il rispetto per l’ambiente in cui viviamo.
Quest’anno in particolare so che vi siete impegnati in più comprensori.
E’ vero, abbiamo avuto parecchie richieste da parte di diversi istituti scolastici.
La squadra di volontari che si occupa delle scuole è stata presente in più momenti presso i plessi delle scuole dell’obbligo di Imbersago, Brivio, Airuno, Olgiate Molgora, Robbiate e Paderno.
Operativamente come si svolgono le vostre “lezioni”?
Si svolgono normalmente in due fasi.
Una teorica, che ha lo scopo di far conoscere cos’è e cosa fa la Protezione Civile.
Le lezioni, strutturate a seconda si tratti di scuola materna, primaria o secondaria di I grado iniziano con un momento dove, presentando i mezzi e gli attrezzi per gli interventi, si interagisce con gli studenti allo scopo di conoscerne il grado di informazione.
Si rientra poi in aula dove, con l’ausilio di un computer viene illustrata nel suo complesso la macchina organizzativa di Protezione Civile (Istituzioni, Enti, Forze di primo intervento, volontari, ecc.) e quella che ne è l’attività, sia in regime di normalità (previsione e prevenzione) che in regime di emergenza (soccorso e ripristino, superamento emergenza).
Qui vengono illustrati anche i vari rischi, naturali (alluvioni, frane, ecc) o antropici. (incidenti industriali, incendi, ecc).
Si conclude questa fase con l’indicazione ai ragazzi dei numeri di emergenza ai quali bisogna rivolgersi in caso di pericoli, facendo loro comprendere quanto utile sia la semplice segnalazione di un problema.
Anche questo è Protezione Civile, e un aiuto concreto per la società …
E la seconda fase?
E’ il momento in cui ci limitiamo ad osservare le prove di evacuazione durante la simulazione di eventi catastrofici (terremoto, incendio, ecc.) aiutando ad individuare eventuali criticità, informandone poi i responsabili della Scuola.
Questo è’ sicuramente un modo concreto ed efficace per verificare che ciò che è scritto sulla carta sia poi fattibile, funzionante nella pratica e soprattutto a conoscenza di tutti.
Esempi di slide utilizzate
nelle scuole elementari