In montagna con i piedi e con la testa - Robbiate 2008
Andare in montagna in sicurezza, evitando inutili rischi
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Giovedì 17 gennaio 2008 giornata diversa per gli alunni delle terze classi della scuola media di Robbiate: tutti in salone per parlare di montagna: non di imprese mirabolanti o di avventure estreme come spesso si vede in televisione, ma della sicurezza per tutti quelli che in montagna ci vanno, anche saltuariamente.
“In montagna con i piedi e con la testa”. Questo il titolo dell’iniziativa. Presenti gli uomini del 118-Soccorso Alpino, i Vigili del Fuoco, le Guardie Forestali della provincia di Lecco, l’unità Cinofila Protezione Civile Lomagna ed i Volontari di Imbersago, che periodicamente sono presenti nella scuola con esercitazioni ed interventi educativi.
L’assessore provinciale Maurizio Corbetta ha aperto i lavori, con una breve ma efficace presentazione dell’iniziativa: “….. La Protezione Civile veste tante divise, ma la prima protezione civile siete voi. Regola base: non mettersi in situazioni di pericolo…”
Il Presidente del coordinamento dei volontari di Protezione Civile Gaetano Chiappa ha ripreso il concetto aggiungendo: “….. La montagna non va mai sottovalutata. E’ necessario conoscere i rischi nelle varie condizioni e soprattutto conoscere i propri limiti nell’affrontarla….. Quando si è in gruppo bisogna tener conto dei limiti degli altri ed adeguare il gruppo a questi. Nessuno deve essere lasciato solo… Non bisogna mai andare oltre i propri limiti!….”
Questi importanti concetti sono stati ribaditi da tutti gli interventi accompagnati dall’illustrazione degli aspetti base per chi va in montagna: le previsioni meteo, l’attenzione all’ambiente circostante in particolare alle variazioni climatiche, gli scarponi e l’abbigliamento adeguato, lo zaino ben preparato, il rispetto della montagna, le regole per sciare in sicurezza, ecc.
Gli intervenuti hanno illustrato inoltre il compito dei vari enti di Protezione Civile con particolare riferimento al soccorso in montagna, sottolineando come solo la collaborazione dei vari enti permetta la buona riuscita di un intervento di soccorso. Non sono mancati i suggerimenti pratici, quali: “…chiamate il 118 solo in caso di reale necessità. Rimanete calmi e cercate di rispondere con precisione alle domande dell’operatore, che potrà così decidere e coordinare l’intervento nel modo più adeguato…”, “… se vedete un elicottero del soccorso alpino evitate segnalazioni inutili che potrebbero distogliere l’attenzione dal vero obiettivo dell’intervento….”.
Alla spiegazione in aula è seguita un’illustrazione pratica dei mezzi e delle attrezzature usate nel soccorso in montagna: tutti sono usciti all’aperto dove erano parcheggiati i mezzi di intervento: il modulo antincendio della Protezione Civile Imbersago, il mezzo dei Vigili del Fuoco per l’intervento in ambiente ostile (nucleo SAF: Speleo, Alpino e Fluviale), il mezzo del 118 – Soccorso Alpino con tutta l’attrezzatura quali imbracature, carrucole, barelle, pale, sonde, rilevatore di persone, ecc.
I ragazzi sono stati particolarmente attenti all’illustrazione dei vari metodi di intervento, prendendo appunti e ponendo domande che dimostravano il grado di attenzione. Data l’attualità di questi giorni, il tema delle valanghe e del relativo soccorso è stato ben approfondito.
“In montagna con i piedi e con la testa” è un’iniziativa delle 5 province lombarde con territorio montuoso: Bergamo, Brescia, Como, Lecco e Sondrio, iniziata l’anno scorso e che continuerà anche in questa stagione con interventi di sensibilizzazione direttamente nei luoghi montani maggiormente frequentati e nelle scuole per un’educazione alla prevenzione. E’ stato prodotto un libretto diviso in due sezioni: Estate ed Inverno, con tanti suggerimenti pratici che mirano a dare la consapevolezza dei rischi della montagna e dei propri limiti individuali, così che come si può leggere nell’opuscolo “ognuno possa godersi quella esperienza unica che è l’andare in montagna, che diventerà ancora più piacevole se ci va con i piedi, con le attrezzature adeguate ed anche un po’ con la… testa”.