La sicurezza per il volontario di protezione civile
Nei mesi di ottobre e novembre 2012 si è effettuato un corso interno di formazione ed informazione sulla normativa vigente in tema di sicurezza per il volontario di Protezione Civile e sulle procedure per operare in sicurezza, a cui è seguito un momento di addestramento pratico sull'utilizzo delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale.
Al corso hanno partecipato i volontari operativi dell'associazione.
Il corso teorico è articolato in tre momenti distinti:
>> Parte 1: "La normativa vigente sul tema sicurezza"
>> Parte 2: "Obblighi e responsabilità in ambito sicurezza"
>> Parte 3: "Disposizioni e procedure operative"
Per il corso pratico è stato suddiviso in diverse sezioni, a cui i volontari hanno partecipato in piccoli gruppi a rotazione:
Motopompe, generatori e materiale elettrico (Motopompe, Modulo antincendio, Generatori, Elettropompe, Torre fari, Materiale elettrico)
Attrezzature ripristino ambientale (Decespugliatori , Tagliasiepi, Soffiatori, Attrezzature manuali, Comportamento in caso di intervento con motoseghe)
Attrezzature pesanti (Moto-carriola, Spazzaneve, Trinciasarmenti, Biotrituratore)
Montaggio Tende
Operatore Motosega (solo per i volontari incaricati)
Autista mezzi operativi (solo per i volontari incaricati)
L’iniziativa si è resa necessaria per comprendere la complessa normativa in materia di sicurezza per il volontario di Protezione Civile e per darne attuazione concreta affinché tutte le attività della nostra associazione si svolgano consapevolmente e nel rispetto delle norme stesse.
Infatti il 6 aprile 2012 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile con cui vengono definite le modalità per la sorveglianza sanitaria dei volontari di protezione civile e vengono condivisi gli indirizzi comuni su: scenari di rischio di protezione civile e compiti dei volontari, controllo sanitario di base e attività di formazione.
Al decreto sono allegati tre documenti che contengono:
Indirizzi comuni per l’individuazione degli "scenari di rischio di protezione civile" e dei compiti in essi svolti dai volontari di protezione civile, allo scopo di assicurare un livello omogeneo di base di articolazione dei predetti scenari e compiti;
Indirizzi comuni per lo svolgimento delle attività di formazione, informazione ed addestramento dei volontari di protezione civile in materia di tutela della propria salute e sicurezza, per consolidare una base di conoscenze comuni in materia sull’intero territorio nazionale;
Indirizzi comuni per l’individuazione degli accertamenti medici basilari finalizzati all’attività di controllo sanitario dei volontari di protezione civile.
Con questo decreto si completa il quadro normativo sulle disposizioni in materia di sicurezza contenute nel decreto legislativo n. 81/2008 e nel decreto interministeriale di attuazione del 13 aprile 2011.
Il decreto legislativo n. 81/2008, la legge che tutela la sicurezza dei lavoratori, si applica alle attività svolte dai volontari di protezione civile con modalità specifiche dedicate esclusivamente a loro. Il legislatore ha ritenuto infatti che un settore tanto importante per la vita del Paese e caratterizzato da esigenze particolari e non assimilabili ad altri ambiti di attività come è il volontariato di protezione civile meritasse un’attenzione particolare.
Il decreto interministeriale di attuazione del 13 aprile 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’11 luglio 2011, ha provveduto a fissare i principi basilari delle attività per la tutela della salute e della sicurezza dei volontari di protezione civile, sui quali dovrà svilupparsi l’azione concreta delle organizzazioni di volontariato e delle Amministrazioni pubbliche che le coordinano.